Nuovi casi di legionellosi: quali misure preventive sugli impianti idro-sanitari?
Di recente sono stati registrati casi di infezioni da legionella in diverse regioni italiane: dalla Puglia alla Toscana alla Lombardia, con casi a Milano, Cremona, Busto Arsizio e Bresso. Tutti casi isolati che non devono destare eccessiva preoccupazione, ma che ci ricordano quanto sia importante mantenere l’attenzione su questo rischio, anche perché le infezioni tipicamente raggiungono il picco proprio in tarda estate e inizio autunno.
Perché le infezioni da legionella sono di più in tarda estate e inizio autunno?
Perché la legionella non ama le temperature troppo basse né quelle troppo alte, normalmente prolifera tra i 25° e i 42° e l’infezione è favorita dal clima caldo e umido.
Cos’è la Legionellosi?
La Legionellosi è un’infezione polmonare causata nel 90% dei casi dall’inalazione o aspirazione di acqua sotto forma di “aerosol” contaminata da Legionella, un genere di batteri presente in ambienti acquatici naturali e artificiali, che prolifica in particolare in condizioni di ristagno d’acqua ad almeno 25°C.
In che modo l’emergenza Covid-19 può costituire un fattore di aumentato rischio Legionellosi?
In relazione all’emergenza sanitaria Covid-19, l’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato un possibile aumento del rischio legionella nei casi di sospensione (o drastica riduzione) di alcune attività, con conseguente ristagno di acqua per lunghi periodi.
In particolare l’ISS ha identificato, fra le realtà potenzialmente più a rischio, le piscine, i riuniti odontoiatrici, le strutture turistico-ricettive e altri edifici a uso civile o industriale rimasti inutilizzati. Per questi soggetti ha pubblicato alcune linee guida per supportare una corretta prevenzione di contaminazioni da Legionella:
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Guida per la prevenzione della contaminazione da Legionella negli impianti idrici di strutture turistico recettive e altri edifici ad uso civile e industriale non utilizzati durante la pandemia COVID-19
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Indicazioni per la prevenzione del rischio Legionella nei riuniti odontoiatrici durante la pandemia da Covid-19
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Indicazioni per le piscine in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2
Prevenzione e gestione del rischio legionellosi
L’adozione di misure preventive quali una corretta manutenzione e lo svolgimento di controlli periodici degli impianti idro-sanitari, come ad esempio gli impianti per il riscaldamento dell’acqua, di condizionamento e/o umidificazione, contribuiscono a diminuire le probabilità di gravi contaminazioni batteriche.
Vediamo nel dettaglio cosa è possibile fare per rendere più sicuri gli impianti idrici e ridurre le probabilità di contaminazioni gravi.
La corretta manutenzione degli impianti è importante per evitare il deterioramento delle tubature causato da incrostazioni e depositi di calcare, che offrono un rifugio per i batteri e limitano l’efficacia degli agenti antisettici.
Anche il trattamento dell’acqua deve essere svolto con attenzione, perché se inadeguato, fa aumentare i depositi calcarei incrementando quindi i rischi di proliferazione batterica.
Effettuare periodici controlli microbiologici, come le analisi svolte da ICT Genesia, consente di di monitorare lo stato delle acque e verificare l’eventuale presenza di batteri, valutando se sia necessario prevedere interventi di bonifica.
In particolare, ai fini di una corretta prevenzione dei rischi della legionella in condominio, è importante seguire le Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi pubblicate dal Ministero della Salute nel 2015, quando ha sancito l’obbligo di redazione del “Protocollo di controllo del rischio legionellosi” anche per i condomini.
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